Cronaca di una ripresa quasi casuale
Ebbene si,esistono sessioni di ripresa programmate,studiate e attese,e poi esistono quelle riprese che capitano ‘’quasi’’ per caso ,il virgolettato indica che così per caso non è ,ma andiamo con ordine.
Erano un po’ di giorni che l’alta pressione faceva capolino sulla nostra penisola e in pianura padana,zona in cui risiedo ,iniziavano le prime nebbie ,fattore estremamente positivo (forse l’unico) per chi come me si dedica all’imaging planetario,che sta ad indicare chiaramente che il seeing con grande probabilità sarà buono o eccellente,così approfittando del fatto che la giornata entrante era Domenica potevo optare per l’alzataccia mattutina.
Alle 5.20 la sveglia ,che avrei distrutto a martellate, mi ricorda che ho un appuntamento che avevo preso la sera prima e che tutte le volte che lo faccio mi chiedo sempre perché non abbia scelto un hobby praticabile dalle 8 del mattino alle 22 di sera ma superato il momentoe dopo essermi vestito come se dovessi andare a scalare l’Everest salgo sulla mia postazione fissa sopra il tetto di casa dove mi attendeva il mio Dobson motorizzato da 51cm f/4 con ottiche Zen e da me realizzato in oltre 1 anno ,anno che comprende pochi mesi per la costruzione ed il resto per la perfetta messa a punto terminata con l’installazione del sistema goto Argonavis ,in precedenza usavo il solo ServoCAT che ha la funzione easytrack ma che non rispondeva perfettamente alle mie esigenze perché l’inseguimento era un po’ impreciso o almeno lo era a focali da 8metri e oltre.
Così scopro il bestione accendo il sistema di inseguimento ed inizio con il puntare Giove che ormai al mattino era alto quasi 60° quindi in ottime condizioni di ripresa; l’obiettivo della giornata era ottenere il primo RGB stagionale con la nuova camera IDS E2V NIR ,camera di nuova generazione la cui particolarità risiede nell’altissima sensibilità nell’infrarosso irraggiungibile da tutti gli altri sensori in circolazione in campo planetario .
Come tutte le uscite inizio a verificare subito la qualità del cielo e come da copione in questi casi di nebbiolina Giove a 600X è immobile ,tolgo l’oculare ,accendo il PC ed inserisco la camera nel focheggiatore e già a monitor il pianeta mostra una quantità di dettagli ,di sfumature ed un bordo tagliente che facevano presagire che il risultato non potesse essere altro che fantastico al limite del potere risolutivo di un 20’’ o quasi.
Erano le 6.17 quando inizio a riprendere il primo di 6 RGB e svariati IR con il filtro da 685nm e visto che c’ero anche con quello da 850nm che evidenzia in parte le zone con la presenza più massiccia di metano , questo treno di riprese termina alle 6.47 con l’ultimo canale B .
Contento e soddisfatto ,e ancora a fianco del telescopio,faccio una velocissima elaborazione per verificare al volo la buona riuscita della sessione infatti il canale R è incredibile ,macchie che si estendono sino ai poli e festoni che si intrecciano in un gioco di sfumature che rendono giustizia alla reale composizione di un pianeta gassoso quindi mi dico ‘’bene,posso rientrare e bere qualcosa di caldo quando avendo ancora la camera collegata al focheggiatore e al PC…… mi accorgo che sul bordo del sensore ci sono 2 lune quasi appiccicate e li mi si è accesauna lampadina avendo letto nei giorni precedenti qualcosa a riguardo ed ho esclamato ‘’CAVOLO!!! Ma è vero che Callisto occulta Io’’ e così davvero in fretta e furia ho centrato i 2 satelliti al centro del sensore e alle 6.50 ho iniziato a riprendere in rapida sequenza il fenomeno optando per filmati da 20sec ciascuno a 50fps ,avrei voluto effettuare una ripresa al min ma dovevo scegliere i momenti più tranquilli in cui i 2 dischetti erano più visibili essendo che il seeing era purtroppo cambiato in maniera molto più variabile . Alle 7.14 finalmente termino l’acquisizione con il cielo ormai chiaro e già dentro provo l’eccitazione di un bambino che attende di aprire il regalo a Natale !
I giorni successivo li dedico ,quando possibile,all’elaborazione di Giove (tenete conto che ho accumulato 102Gb di dati !!! ) che infatti non delude le aspettative considerando il fatto che il pianeta misurandosoli 36,2’’ è ancora lontano dall’opposizione del 2015.
Adesso inizia il bello di questo racconto e forse quello che attendete maggiormente e cioè i dettagli del lavoro che mi ha portato ad ottenere la sequenza che avrete di certo visto in queste pagine .
Ho iniziato con lo stacking dei filmati con Autostakkert2 ,comincio con il primo ,secondo e via via fino al settimo ma qui iniziano i problemi ,il fondo cielo diviene sempre più chiaro ed il Software perde il riferimento della luminosità dei 2 corpi celesti ,provo con registax ma niente anche variando praticamente tutti i setaggi ;mi viene in mente che avrei potuto scrivere ad Emil Kraaikamp programmatore di AS2 e così ho fatto ,neanche dopo 2 ore mi risponde ed iniziamo uno scambio di mail che termina con l’invio di un filmato con il quale avevo i problemi precedentemente descritti . Passano poche ore ed Emil mi da alcune dritte che applico immediatamente ma che anch’egli non è certo possano funzionare ,lui è riuscito a sommare a fatica il 40% di quel filmato così penso ‘’è fatta ! ’’ , siii come no, magari…… i successivi filmati non ne vogliono sapere di volersi far allineare ma la cocciutaggine di non voler buttare una così fortunata ripresa non mi fa demordere così la terza sera finalmente stravolgendo i parametri che abitualmente ho usato riesco ad allineare singolarmente tutti e 13 i filmati .
Penserete voi ,beh ,ormai è fatta ! E invece...... le singole immagini mostravano una luminosità estremamente diversa che deturpavano la bellezza della sequenza così provo con i livelli di Photoshop ma quando il fondo cielo diviene nero i 2 dischi spariscono allora tento con le curve di Photoshop , un po’ meglio ma ancora troppo invasivo ; mi viene in mente che quando anni fa’ utilizzavo Iris per le mie elaborazioni esisteva una funzione per portare il fondo cielo a zero quindi nero ,solo che, mannaggia a me,proprio non la ricordo . Il giorno seguente finchè sto facendo tutt’altro ecco che mi torna in mente ciò che il giorno prima il mio cervello aveva sistemato in un angolino cioè il comando offset ,in pratica si clicca con il tasto destro su ciò che dovrebbe essere nero e al contrario non lo è e successivamente su statistics verificando il valore max che va sottratto appunto con il comando offset .
BINGO! E fatta , a questo punto sempre con PS non ho fatto altro che equalizzare la luminosità di tutte e 13 le riprese , applicare le maschere di contrasto finali ed impaginare la scheda finale .
Siccome era talmente bella la ripresa nel suo complesso ho deciso di fare un video che mette insieme tutte le fasi dell’evento facendo vivere quasi ‘’live’’ il fenomeno.
E’ stata per me ,credo, la ripresa che ricorderò a lungo per l’mozione provata in quegli istanti e per il lungo lavoro che ne è seguito , questo mio lavoro non è finalizzato a mettere in mostra la mia bravura quanto a spronare chiunque abbia la passione per le riprese in alta risoluzione ad uscire dallo standard delle classiche immagini dei corpi principali del sistema solare ,bensì ad avere anche un occhio attento a ciò che gli ruota attorno perché potrebbe riservarvi piacevoli sorprese come quella che ha riservato a me,non dimenticate che anche se io ho utilizzato un Newton da mezzo metro è tranquillamente alla portata di strumenti da 8’’ o 10’’ , telescopi utilizzati dalla stragrande maggioranza degli imager di tutto il mondo.
Riporto di seguito il link dove potere trovare tutti i fenomeni delle lune di Giove http://www.imcce.fr/hosted_sites/saimirror/nsszph515he.htm si può fare il filtro in base alla località, in modo da mostrare solo gli eventi che avvengono con Giove sopra l'orizzonte e il Sole sotto.
Se avete domande o desiderate avere ulteriori chiarimenti a riguardo non esitate a scrivermi all’indirizzo mail macri93@tiscali.it
Spero di avervi dato sufficienti motivazioni per tentare nell’impresa quindi IN BOCCA AL LUPO!!!